lunedì 25 marzo 2019

Recensione di "D'un tratto nel folto del bosco" di Amos Oz

D'un tratto nel folto del bosco - Amos Oz - copertina
Editore: Feltrinelli
Pagine: 114
  • Autore:Amos Oz
  • Prezzo: 8 Euro
Trama
Da un villaggio scompaiono tutti gli animali, non un cane che abbaia, non un gatto che miagola e nemmeno il canto degli uccellini si sente più, ma accanto a ciò a scomparire sono anche i sentimenti di amicizia e di affetto, il sentimento dell'empatia, della comprensione e della tolleranza verso il prossimo. 
Gli abitanti sono diventati freddi, isolano chi è diverso da loro e non danno la possibilità ad un opinione differente di prendere vita. A comprendere la ragione di tale scomparsa saranno due ragazzini, Maya e Mati , che intraprenderanno diverse avventura atte ad comprendere la ragione per la quale gli animali sono spariti, o chi è stato a portarli via. 

Recensione

Mati e Maya sono due ragazzini  che non hanno mai visto un animale, sono curiosi di scoprire il mondo e sono curiosi di scoprire chi sia il demone che vive nei boschi,Nehi, e perchè gli adulti non ne vogliono mai parlare. 

Amos Oz, scrittore israeliano,  con un tratto magistrale riesce a raccontare un fiaba moderna, sebbene l'inizio abbia un ambientazione molto cupa e angusta successivamente il racconto prende vita , grazie alle descrizioni molto dettagliate, per poi sfociare in una meraviglia verso la fine del libro. 
La fiaba , raccontata in terza persona, non si incentra solamente sulla vita dei due protagonisti, anzi essi sono solamente un mezzo per comprendere la ragione finale, ma vengono riprese più persone che soffrono per la mancanza del loro animale domestico o di sentir cantare gli uccelli.

Quasi subito comprendiamo ciò che l'autore vuole comunicare al lettore, un critica spietata nei confronti della realtà , dove molto spesso, persone deboli o diverse, vengono isoltate, non tollerate fino a condurle alla pazzia e all'isolamento. Infatti "D'un tratto nel folto del bosco" è una favola moderna, presenta una critica nei confronti del bullismo e dei soprusi.
Questo e altro: tutti noi, senza eccezione alcuna,qualche volta ci spaventiamo e ci riempiamo anche di terrore;a volte,capita a tutti ,siamo stanchi,o affamati,e ognuno di noi ha cose ha cose che gli piacciono e cose che lo infastidiscono e ispirano spavento e disgusto. E poi ,tutti noi,senza alcuna eccezione ,siamo vulnerabili.

La diversità è il tema centrale del racconto, lo è anche l'indifferenza della gente nei confronti di chi soffre , mancanza di empatia.
Il messaggio dell'autore è molto chiaro, vuole comunicare di accettare la diversità , di non coltivare odio e indifferenza perchè questa ferisce. 

Tuttavia c'è un punto debole del libro : il racconto, nonostante la sua brevità , risulta ripetitivo, a tratti prolisso , con delle notazioni o storie al  suo interno che hanno ben poco a che fare con la narrazione centrale. 

Complessivamente gli do un 6/10!

sabato 16 marzo 2019

Recensione di "L'invitato" di Massimiliano Alberti

Titolo :L'invitato
Autore: Massimiliano Alberti
Prezzo:14.00 euro
Editore :Infinito Edizioni


Innanzitutto ringrazio Massimiliano Alberti per avermi mandato questo libro. 
Prima di inoltrarmi nelle mie impressioni vi do un piccolo accenno alla trama.


Leonardo Belli è un ragazzo egoista,scaltro,prepotente, arrogante ma anche un romantico e un inguaribile sognatore , nonché protagonista della storia, colui che ,solitamente, ci aspettiamo sia un eroe ,qualcuno da cui prendere esempio. La quotidianità di Leonardo viene sconvolta quando viene richiamato da un vecchio amico ,Tommaso, che gli propone una collaborazione presso una galleria da lui ideata a Vienna :la Pop Art. Ma Leonardo non è il solo a cui viene fatta tale proposta ,infatti viene invitato anche l'amico Kevin , così ,dopo un lungo periodo, i tre amici si ritrovano insieme,scoprano che si sono mancati più che mai,e cercano di passare più tempo possibile insieme. E tutto va a gonfie vele finché Leonardo,durante una cena, non si innamora di Margarita , Una donna impegnata e ,per affari , intoccabile.
Da qui inizia la disfatta di Leonardo , in cui manifesta i comportamenti più assurdi,parla senza preamboli a chiunque ,Non pensando alle conseguenze delle sue azioni. In ogni modo il protagonista cerca di attirare verso sé l'attenzione , ma principalmentr quella di Margarida ,che sembra imperturbabile a qualunque cosa.

<< Forse non si è mai così fragili,come quando coviamo il terribile sospetto che vicino a noi ci sono persone informate su di una nostra debolezza.>>

Leonardo, come si intuisce dal libro ,racconta una parte della sua vita , quella incentrata a Vienna quando collaborava alla Pop Art,a quest'ultima viene dedicata una grande importanza nel libro,sin da subito si intuisce l'amore dell'autore per l'arte,essa viene descritta in svariati episodi,in questi vengono citati quadri di Steve Kaufman. 
<<La ragione? Quella per la quale siamo ossessionati del materialismo e dal piacere di associare gli oggetti a una certa persona,rendendoli parte integrante della nostra esistenza, del nostro carattere e della nostra personalità. Viviamo in un'era dove una semplice bottiglia ,uno stupido barattolo,una scarpa o un futile orologio possono diventare,per l'artista Pop,la fonte della sua ispirazione.Siamo creatori di cose belle e il fine della Pop Art non è rivelare l'artista ,ma la popolarità dell'immagine stessa,che egli rivede sotto un altra cascata di colori, ombre e contorni.>>
La trama è originale ,i personaggi sicuramente lo sono,vista la particolarità del carattere del protagonista,lo si odia a tratti, ma alla fine comprendiamo che è una persona che di fronte a se erige una corazza,prima di essere ferito ferisce,sicuramente sembrerà un idiota,ma a lui,Un tipo impulsivo ,Non importa il giudizio degli altri.
In particolare io fino alla fine ,o quasi , ho odiato Leonardo,ammiravo Tom per la pazienza, e quando finalmente si è deciso a compiere un passo in avanti,riconoscendo che il comportamento di Leonardo era inaccettabile all'interno della sua galleria, ne sono rimasta felice,sebbene questo vada a discapito del protagonista,quest'azione serve alla crescita di Leonardo,a fargli comprendere che,con il suo atteggiamento ,Non va da nessuna parte.
Una lezione per la vita insomma,come quando amiamo tanto una cosa ma siamo consapevoli di sbagliare,e nonostante tutto lo facciamo fino che non arriva un punto di rottura, che ci fa cambiare direzione ,facendoci capire che la situazione deve mutare. Per Leonardo il punto di rottura è arrivato,e questo lo ha fatto maturare molto.

Infine vorrei parlare dello stile dell'autore ,ricercato,elegante e schietto,un po mi ha ricordato Fitzgerald con Il grande Gatsby, Con espressioni come "caro mio",tipica del linguaggio di Tom.
Nel complesso la storia mi è piaciuta, credo che più che essere piacevole sia una storia di formazione,incentrata sugli errori che ogni individuo nella vita può fare.

L'unica pecca? Alcune parti risultano prolisse, si perde in particolari non importanti ai fine della storia.

Gli do un 7.5/10⭐

giovedì 14 marzo 2019

RECENSIONE di "L'annusatrice di libri" di Desy Icardi


noмe: l'annusatrice di libri
aυтrιce: Dasy Icardi
edιтore: Fazi
Prezzo :16.00€(Ma fino al 31 marzo a 10 euro,se poi andate su ibs lo trovate a 8.50)
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<<In qualunque pagine di qualsivoglia libro si possono trovare tutte le lettere necessarie per dire ciò che si desidera,l'importante è che l'interlocutore conosca la chiave di lettura.>>
Il libro narra le vicende di due personaggi ,Adelina,una ragazza timida, e sua zia,Amalia,una donna calcolatrice e superficiale. In secondo luogo ,parlando di personaggi, abbiamo il reverendo,scorbutico e chiuso in se stesso ,Luisella,una compagna di classe di Adelina, e il padre di quest'ultima ,un avvocato.
Si inizia dalla nostra protagonista,Adelina, che viene definita una somara dal reverendo in quanto incapace di comprendere "I promessi sposi" ma che viene subito soccorsa dalla sua compagna di classe ,Luisella ,la quale si prende l'incarico di aiutarla per sostenere nuovamente l'interrogazione. Ma quando le due ragazze si incontrano si manifestano le prime complicazioni ,infatti Adelina ha grosse difficoltà durante la lettura,ma quando Luisella le porge il proprio libro di promessi sposi sente un particolare odore che fuoriesce da esso, l'odore che avrebbe la storia dei promessi sposi se si leggesse con l'olfatto.
<<Le pagine appena lette da Luisella avevano un odore fortissimo,un sentire acidulo e sgradevole ,come la presenza di don Rodrigo.>>
Qui incomincia la passione verso i libri,Adelina passa notti insonni leggendo (o odorando)quanti più libri possibili,e grazie all'aiuto dell'avvocato Ferro,suo vicino di casa, scopre un quantità immane di libri,tra i più noti Il Decameron,Jane Eyre ,La fontaine,I fratelli Grimm,Gerusalemme liberata e tanti altri ancora. 
Ma ben presto questa lettura viene scoperta da altri che vogliono approfittarne per decodificare testi che negli anni non si sono riusciti a comprendere,e Adelina si ritrova più volte in pericolo.
<<Ora i volumi tutti intorno spandevano prepotentemente le loro fragranze,tra le quali prevaleva il profumo d'incenso e l'odore umido e maestoso delle cattedrali. Adelina iniziò a prendere in mano testi a caso: alcuni odoravano di rose,martirio ed estasi;altri di pane e carità;altri ancora avevano il sentore asprigno della pedanteria e l'appiccicoso aroma della retorica. Infine,l'avida lettrice decise di farsi sedurre da un altro paio di profumi: quello di un grande volume che odorava di gelsomino e un altro proveniente da un libriccino che sapeva di legno di sandalo.>>
D'altra parte viene raccontata la giovinezza della zia Amalia ,degli ostacoli che ha dovuto superare,delle dicerie a cui a dovuto far fronte rafforzando il proprio carattere,di come è riuscita,con avidità e furbizia ,ad innalzarsi ad un grado socialmente superiore. Amalia, prima modista e successivamente membro di una compagnia teatrale ,nonostante il proprio carattere riesce a stringere amicizia con una ragazza,Caterina ,un personaggio che a metà narrazione scompare quando la compagnia fallisce ma che rimane impresso nella memoria di Amalia per sempre,facendoci apparire nella zia un carattere non privo di debolezze.

Grazie alla narrazione conosciamo i due personaggi, comprendiamo le loro azioni ,e sebbene la zia Amalia sembri una donna superficiale,materialista e calcolatrice si rivela una persona di un grande cuore,che grazie ad un libro ,riesce a comprendere l'importanza dei sentimenti, che ha argutamente sepolto da giovane,in seguito a diverse ragioni(ma queste le lascio scoprire a voi). Mi è piaciuta l'introspezione dei personaggi,la loro crescita durante la narrazione,i frequenti colpi di scena che non ti permettono di staccarti dal libro ,di continuare finché non lo si completa,Ma ancor di più ho adorato la scrittura,sebbene sia un esordio,molto lineare,ricercata con periodi medio-lunghi che non ti fanno perdere il segno,e ti trascinano in maniera scorrevole verso la fine.

Il personaggio che ho preferito di più è quello di Amalia,zia di Adelina,Mi ha attirato la sua storia,sfogliando le pagine volevo saperne sempre di più, Mi è piaciuto il suo carattere,durante le difficoltà ha messo da parte il proprio orgoglio,ha riscoperto l'amore verso la nipote,inizialmente vista solo con impiccio. La sua crescita,nonostante sia già adulta,la si intravede e sorprende come le persone possano cambiare con poco.
L'autrice lascia poco al caso,tutti i dettagli narrati vengono ripresi,nessun personaggio viene abbandonato e tutti hanno un ruolo ,sebbene non protagonista ,fondamentale all'interno della storia.

Fino all'ultimo speravo che non finisse mai perché consapevole che i personaggi mi sarebbero mancati molto.😕


Gli do un 8.5/10⭐

Recensione "Le braci" di Sandor Marai

Avevo adocchiato questo titolo da un bel po' di mesi , mi attira un non so che così una volta lo trovai usato su Ibs. Confermato,spedito e arrivato.

Aggiungerei letto in due giorni appena arrivato.Adorato.


La trama è molto semplice ,siamo nel 1942 quando un generale ungherese,protagonista della storia,riceve una lettera da un vecchio amico che presto lo verrà a trovare. Il tema principale è l'amicizia,la prima parte del libro ripercorre la storia di come è nata mentre la seconda ci descrive quali sono le ragione della sua fine ,di questa spaccatura che si è creata tra i due uomini.

Da un lato abbiamo il generale ungherese nato in una famiglia agiata e con tante ottime 
conoscenze,dall'altro abbiamo Konrad nato da una famiglia non benestante che per poterlo indirizzare verso la carriera militare deve fare parecchi sacrifici. I due infatti si conosco nella scuola militare ,solo che Konrad non è interessanto a questa carriera poichè ha un animo da artista.
Infatti ad un certo punto della vita Konrad scappa,va un po' a Londra ,ai tropici finché non torna in Ungheria pronto ad incontrare l'amico ed affrontare il vero motivo della fine della loro amicizia.
La seconda parte del libro è più che altro un monologo, un confronto , tra i due che ripercorre tutti i momenti che hanno vissuto assieme.

La storia di per sé non ha nulla di sorprendente ma la prosa che usa Marai , elegante e raffinata , è qualcosa di unico che ti cattura e ti fa venire voglia di rileggerlo infinite volte. Si ha una scelta descrittiva degli eventi con un dialogo elaboratissimo a dir poco sorprendente. E proprio per questo che io consiglio questo romanzo e per tale ragione è diventato uno dei miei preferiti
Prima però vi lascio un piccolo pezzetto :
<<Anche la solitudine è un fatto abbastanza singolare...a volte è simile a una giungla ,piena di pericoli e di sorprese. La conosco in tutte le sue forme. La noia che cerchi invano di scacciare mediante un sistema di vita costruito ad arte. E poi le crisi improvvise. Si ,anche la solitudine è misteriosa come la giungla. Un uomo vive secondo un ordine rigoroso,finché un giorno perde la testa e spacca tutto. Va in giro per le metropoli ,compra delle donne,cerca lo scontro e lo trova dovunque ,intorno a lui tutto salta per aria. E come ti dicevo,questo non è ancora il peggio. Può darsi che venga atterrato durante la corsa ,come un cane rabbioso. O che incontri mille ostacoli fino a rompersi la testa contro un muro. Ma la cosa peggiore è soffocare in sé le passioni che la solitudine gli ha accumulato dentro. Chi fa così non fugge da nessuna parte ,non ammazza nessuno. Aspetta il gironi o l'ora in chi potrà discutere ancora una volta di tutto ciò che lo ha costretto alla solitudine o coloro che lo hanno ridotto in quella condizione.>>
Per me è un 9.5/10!


Recensione "Trilogia di New York" di Paul Auster

Dopo averlo visto su Facebook,su Youtube e su Instagram mi è venuta molto curiosità del romanzo Trilogia di New York , e in particolare dell'autore Paul Auster.
Recensire questo libro non è per nulla facile e spero di riuscire al meglio ,durante la lettura mi sono sentita un po perplessa vista la su a difficoltà.

Il primo racconto "Città di Vetro" ha come protagonista Daniel Quinn , uno scrittore che a seguito di una chiamata di cimenta in un caso di pedinamento.

<<E poi ,più importante di tutto :ricordare chi sono. Ricordare chi dovrei essere. Non credo che questo sia un gioco. D'altra parte ,non c'è niente di chiaro . Per esempio :tu chi sei?E se pensi di saperlo , perché continui a mentire ?Non ho risposta.Non posso dire altro che questo:ascoltami. Mi chiamo Paul Auster. Non è il mio vero nome.>>

Il secondo racconto "Fantasmi" vede come protagonisti nei personaggi denominati come i colori :White ,Brown ,Blue ed altri. Anche qui vi è una storia di pedinamento che però viene resa complicata dal fatto che il pedinato è pedinato a sua volta.

Infine abbiamo "La stanza chiusa" dove il protagonista alla ricerca del suo migliore amico si immedesima nella sua vita sposando la sua moglie e adottando il figlio.

<< Dentro le parole immaginiamo la vera vicenda ,e a tal fine ci sostituiamo ai personaggi fingendoci capaci di comprenderli perché comprendiamo noi stessi. È una mistificazione. Noi esistiamo per noi stessi ,forse,e talora vogliamo anche un barlume della nostra identità ,ma alla fine non siamo mai sicuri,e col passare delle nostre vite diventiamo sempre più opachi al nostro sguardo ,più consci della nostra disorganicità. Nessuno può sconfinare in un altro-per il semplice motivo che nessuno può accedere a se stesso.>>

La Trilogia di New York è una triade di romanzi molto particolari ambientati nella città di New York, le tre storie le possiamo considerare autoconclusive anche se il terzo racconto presente degli intrecci con i racconti precedenti. Non si parla di intrecci a livello concreto, il tutto rimane su un piano puramente astratto.
Le varie storie si concentrano o su dei pedinamenti o sulla scomparsa di qualche personaggio, una sorta di Giallo rovesciato che vede protagonisti non più i Detective veri bensì degli scrittori che si fingono Detective. Paul Auster ci descrive delle indagini assurde che non hanno nulla in comune con quelle effettuate nei libri gialli ,e questa è appunto una tipica caratteristica della letteratura post-moderna dove le tecniche narrative vengono frammentate e il narratore è risulta poco chiaro e poco affidabile.

Ma il tema principale di questi pedinamenti è la ricerca di se, nonostante i nostri detective cercano qualcuno essi durante le indagini perdono se stessi e con ciò Paul Auster ci disegna un uomo contemporaneo , assorbito talmente dalle cose da diventare le cose stesse. In particolare c'è da dire che chi nel romanzo non è uno scrittore a furia di inseguire chi lo è finisce per divorarlo.

Se cercate delle storie che hanno un filo logico qui non si possono trovare,ci troviamo infatti in situazioni paradossali,indagini assurde ed impossibili e senza soluzioni,personaggi irreali.

Da qui si deduce che Paul Auster in questo romanzo non si concentra su una storia bensì sulla scrittura di essa, abbiamo una metalettura: storie nelle storie,narratore che segue i personaggi che a sua volta seguono il narratore , il che crea un mondo irreale.
È un romanzo contorto,difficile da descrivere(spero di averlo fatto almeno un po) e il tutto lo rende una lettura affascinante.

Con ciò passo alla votazione dandogli un 8.5/10!



Recensione di "Gli scomparsi di Chiardiluna" di Christelle Dabos

Eccoci con il secondo libro della saga degli Attraversaspecchi,direi finalmente e purtroppo perché quanto tempo deve passare per l'uscita di "La memoria di Babele"? Non so voi ma io sono molto tentata di imparare il francese per ammazzare quest'attesa!


Se "Fidanzati dell'inverno" è stato un fantasy magnifico "Gli scomparsi di Chiardiluna " lo supera di tanto. Ma parliamo un po' della trama: la narrazione comincia esattamente dove si è fermato il primo volume, siamo nel Polo e la famiglia di Thorn ,i draghi, è stato sterminata. E per tale motivazione i nostri protagonisti sono costretti a chiedere aiuto allo spirito di famiglia del Polo:Faruk,Un personaggio descritto in maniera caricaturale,imponente e senza memoria! Faruk accetta di proteggerli solo se lei acconsente di poter sfruttare le sue doti da lettrice per svelare i misteri contenuti nel Libro,un documento enigmatico che nei secoli ha causato morte di coloro che si sono cimentati a leggerlo. Per Ofelia è l'inizio di una serie di avventura e disavventure in cui dovrà difendersi da più svariati attacchi.

In questo libro troviamo finalmente un Ofelia intraprendente,più determinata,meno ingenua e sa destreggiarsi meglio nell'ambiente in cui è stata catapultata. La caratterizzazione dei personaggi è molto più approfondita del primo libro, viene descritto il passato di Thorn e viene introdotta molta più comunicazione con la sua promessa sposa , dando origine a molta più azione e complicità. 
Vengono introdotti nuovi personaggi, sono descritti con più particolari,conosciamo il loro passato,li comprendiamo. La struttura narrativa è fiabesca con un ritmo concitato, non più lento come in "Fidanzati dell'inverno",assistiamo a molti colpi di scena. Direi che il punto forte di questo libro sono proprio i colpi di scena, quelli che non ti aspetti minimamente e sono diffusi in tutto il libro.
Nel secondo volume comprendiamo chi sono gli spiriti famiglia che governano le varie arche, vi è anche una forte critica alla religione ,infatti al di sopra degli spiriti di famiglia c'è Dio , qui viene descritto come capriccioso oserei dire.
Attraverso uno stile quasi fiabesco ci addentriamo nei misteri della Corte con una narrazione più concitata,con degli intrecci che si collegano tra loro e che non ti fanno separano un attimo dal libro! Rispetto al primo questo l'ho letto con più calma ma solo perché sapevo che per il terzo volume avrei dovuto aspettare un bel po di tempo (un anno?spero prima!), l'ho letto in una settimana e ne sono rimasta entusiasta.
Vi avverto di non leggere la trama che si trova dietro al libro perché c'è un grosso spoiler , che non so per quale ragione è stato messo li.


Comunque passiamo al voto , io gli do un 9/10!

Recensione "Gli squali" di Giacomo Mazzariol

" Gli squali" di Giacomo Mazzariol è un libro di cui si è parlato poco, o almeno io non l'ho visto in evidenza sui social. Qualche settimana fa sono andata in una libreria e l'ho visto al 50% , ho letto la trama e subito dopo ero alla cassa. L'autore ha precedentemente scritto "Mio fratello rincorre di i dinosauri", libro che non ho ancora letto ma che in futuro sicuramente non mancherò di acquistare.

"Squali, ecco cosa eravamo, ecco cosa dovevamo essere. Animali capaci di scivolare in un mondo che aveva perso solidità, che era diventato instabile. Nulla mi suonava negativo in quella parola usata per descriverci: squali. Non eravamo crudeli, solo affamati. Non eravamo impazienti, solo non potevamo restare immobili".

Passiamo alla trama
L'estate della maturità. L'estate in cui puoi fare quello che ti pare. L'attendi , la sogni, la organizzi e può succedere che all'ultimo momento salti tutto. 
Il protagonista Max che vive una vita normale e sta attraversando il periodo stressante della maturità,ha deciso di iscriversi all'università e programmato un viaggio con gli amici.La sua vita viene scolvolta dalla chiamata di un azienda che vuole lavorare proprio con lui grazie all'applicazione che ha creato. La particolarità dell'applicazione risiede nell'aiutare un maturando a scegliere il percorso universitario più adatto a lui, e grazie a questa idea il nostro protagonista entra a far parte dell'azienda. In poche settimane Max cambia, vede addossarsi su di se troppe responsabilità per la giovane età, troppa poca esperienza che lo rende insicuro delle proprie azioni. A questo si aggiungono gli amici , si sa il che dopo il liceo molto delle persone che avevamo classificato come amici " per sempre " si allontano che sia per una ragione specifica o che sia perché si hanno degli interessi opposti .

<Io faccio fatica ad innamorarmi davvero. Perché amare significa chiudere un cerchio,ogni giorno,faticare,essere coraggiosi,decisi,fare spazio in te per altro. Io ai cerchi preferisco le rette: per un punto ne passano infinite.>



E' un romanzo di formazione, che mi ha riportato a tanto tempo fa,precisamente alla fine del liceo e mi ha fatto ricordare quanto si è insicuri sulla propria vita in quel periodo. Lo stile usato è semplice e breve. Una lettura da fare senza troppe pretese a livello stilistico ma sicuramente emozionante ed adatta ad un pubblico di giovani.
Lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di non troppo pesante ma allo stesso interessante e a chi sta appunto attraversando il periodo della maturità.

IL MIO VOTO è : 7/10!

Recensione "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos

Recensione "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos
Titolo: Fidanzati dell'inverno
Autore: Christelle Dabos
Editore: edizioni E/O
Prezzo :16.00 euro




Per mesi ho sentito parlare di questo libro ma ogni volta che andavo a leggere la trama non riuscivo a convincermi , sarà che ultimamente le idee presenti nei fantasy sono pressoché simili o sarà che volevo evitarmi una delusione. Ma alla fine mi sono presa di coraggio e l'ho acquistato insieme al suo seguito "Gli scomparsi di Chiardiluna".



Trama
Non appena ho iniziato la lettura di Fidanzati dell'inverno sono rimasta incantata dal mondo molto originale creato dalla Dabos. Ci troviamo in un futuro in cui il mondo è stato suddiviso in ventuno Arche che orbitano intorno alla Terra. Originaria dell'arca "Anima" Ofelia è una ragazza timida e goffa( aggiungerei perennemente malata) con due doni particolari : la capacità di poter leggere gli oggetti e di attraversare gli specchi.
La nostra protagonista lavora come curatrice presso un museo finché la sua vita viene stravolta dalla decisione delle Decane: darla in sposa a Thorn, della famiglia dei draghi ma soprattutto proveniente da un'altra arca,il Polo.Così Ofelia, accompagnata dal fidanzato Thorn e dalla zia , è costretta a trasferirsi al Polo , che risulta essere un'arca molto fredda e inospitale dove domina principalmente arroganza e con dei personaggi tutt'altro che sinceri. Ofelia inizialmente di sente spaesata in questo ambiente ma si adatta facilmente, influenza a parte, e incomincia a capire che in quest'arca non è stata scelta a caso bensì sono stati proprio i suoi poteri a farla divenire la fidanzata di Thorn.

Recensione
Il mondo creato dalla Dabos è surreale e originale, le arche sono descritte in modo magnifico con uno stile impeccabile. E sebbene la descrizione del Polo si sofferma principalmente sulla "Corte"e sulla "Città cielo" nel secondo volume si descriverà anche il resto. Sono rare le volte che rimango affascinata da un fantasy in tal modo, anche oserei dire per un libro scritto cosi bene.

I personaggi non sono banali,benché inizialmente non ho appezzato particolarmente Ofelia più in avanti diventa più sicura di sé e determinata, e da qui ho iniziato ad amarla. Nonostante le 500 pagine questo libro ti prende in maniera incredibile e non riesci a separartene, così io l'ho letto in soli due giorni.

La cosa che mi è dispiaciuta di più è stata la poca considerazione dei poteri dei protagonisti, essi vengono nominati ma quasi mai usati..E' una cosa che mi ha dato fastidio proprio perché hanno dei grandi potenziali che sarebbero potuti servire in parecchie occasioni.

Lo consiglio per chi vuole una ventata di aria fresca sul genere dei Fantasy.
Sono rimasta felice di questo primo volume della saga per cui passiamo al gli do 8/10!

Recensione "La verità è che non ti odio abbastanza" di Felicia Kingsley

AUTORE: Felicia Kingsley TITOLO : La verità è che non ti odio abbastanza EDITORE:  Newton Compton PREZZO:  10.00 euro LUNG...