giovedì 14 marzo 2019

Recensione "Gli squali" di Giacomo Mazzariol

" Gli squali" di Giacomo Mazzariol è un libro di cui si è parlato poco, o almeno io non l'ho visto in evidenza sui social. Qualche settimana fa sono andata in una libreria e l'ho visto al 50% , ho letto la trama e subito dopo ero alla cassa. L'autore ha precedentemente scritto "Mio fratello rincorre di i dinosauri", libro che non ho ancora letto ma che in futuro sicuramente non mancherò di acquistare.

"Squali, ecco cosa eravamo, ecco cosa dovevamo essere. Animali capaci di scivolare in un mondo che aveva perso solidità, che era diventato instabile. Nulla mi suonava negativo in quella parola usata per descriverci: squali. Non eravamo crudeli, solo affamati. Non eravamo impazienti, solo non potevamo restare immobili".

Passiamo alla trama
L'estate della maturità. L'estate in cui puoi fare quello che ti pare. L'attendi , la sogni, la organizzi e può succedere che all'ultimo momento salti tutto. 
Il protagonista Max che vive una vita normale e sta attraversando il periodo stressante della maturità,ha deciso di iscriversi all'università e programmato un viaggio con gli amici.La sua vita viene scolvolta dalla chiamata di un azienda che vuole lavorare proprio con lui grazie all'applicazione che ha creato. La particolarità dell'applicazione risiede nell'aiutare un maturando a scegliere il percorso universitario più adatto a lui, e grazie a questa idea il nostro protagonista entra a far parte dell'azienda. In poche settimane Max cambia, vede addossarsi su di se troppe responsabilità per la giovane età, troppa poca esperienza che lo rende insicuro delle proprie azioni. A questo si aggiungono gli amici , si sa il che dopo il liceo molto delle persone che avevamo classificato come amici " per sempre " si allontano che sia per una ragione specifica o che sia perché si hanno degli interessi opposti .

<Io faccio fatica ad innamorarmi davvero. Perché amare significa chiudere un cerchio,ogni giorno,faticare,essere coraggiosi,decisi,fare spazio in te per altro. Io ai cerchi preferisco le rette: per un punto ne passano infinite.>



E' un romanzo di formazione, che mi ha riportato a tanto tempo fa,precisamente alla fine del liceo e mi ha fatto ricordare quanto si è insicuri sulla propria vita in quel periodo. Lo stile usato è semplice e breve. Una lettura da fare senza troppe pretese a livello stilistico ma sicuramente emozionante ed adatta ad un pubblico di giovani.
Lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di non troppo pesante ma allo stesso interessante e a chi sta appunto attraversando il periodo della maturità.

IL MIO VOTO è : 7/10!

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