giovedì 14 marzo 2019

Recensione "Le braci" di Sandor Marai

Avevo adocchiato questo titolo da un bel po' di mesi , mi attira un non so che così una volta lo trovai usato su Ibs. Confermato,spedito e arrivato.

Aggiungerei letto in due giorni appena arrivato.Adorato.


La trama è molto semplice ,siamo nel 1942 quando un generale ungherese,protagonista della storia,riceve una lettera da un vecchio amico che presto lo verrà a trovare. Il tema principale è l'amicizia,la prima parte del libro ripercorre la storia di come è nata mentre la seconda ci descrive quali sono le ragione della sua fine ,di questa spaccatura che si è creata tra i due uomini.

Da un lato abbiamo il generale ungherese nato in una famiglia agiata e con tante ottime 
conoscenze,dall'altro abbiamo Konrad nato da una famiglia non benestante che per poterlo indirizzare verso la carriera militare deve fare parecchi sacrifici. I due infatti si conosco nella scuola militare ,solo che Konrad non è interessanto a questa carriera poichè ha un animo da artista.
Infatti ad un certo punto della vita Konrad scappa,va un po' a Londra ,ai tropici finché non torna in Ungheria pronto ad incontrare l'amico ed affrontare il vero motivo della fine della loro amicizia.
La seconda parte del libro è più che altro un monologo, un confronto , tra i due che ripercorre tutti i momenti che hanno vissuto assieme.

La storia di per sé non ha nulla di sorprendente ma la prosa che usa Marai , elegante e raffinata , è qualcosa di unico che ti cattura e ti fa venire voglia di rileggerlo infinite volte. Si ha una scelta descrittiva degli eventi con un dialogo elaboratissimo a dir poco sorprendente. E proprio per questo che io consiglio questo romanzo e per tale ragione è diventato uno dei miei preferiti
Prima però vi lascio un piccolo pezzetto :
<<Anche la solitudine è un fatto abbastanza singolare...a volte è simile a una giungla ,piena di pericoli e di sorprese. La conosco in tutte le sue forme. La noia che cerchi invano di scacciare mediante un sistema di vita costruito ad arte. E poi le crisi improvvise. Si ,anche la solitudine è misteriosa come la giungla. Un uomo vive secondo un ordine rigoroso,finché un giorno perde la testa e spacca tutto. Va in giro per le metropoli ,compra delle donne,cerca lo scontro e lo trova dovunque ,intorno a lui tutto salta per aria. E come ti dicevo,questo non è ancora il peggio. Può darsi che venga atterrato durante la corsa ,come un cane rabbioso. O che incontri mille ostacoli fino a rompersi la testa contro un muro. Ma la cosa peggiore è soffocare in sé le passioni che la solitudine gli ha accumulato dentro. Chi fa così non fugge da nessuna parte ,non ammazza nessuno. Aspetta il gironi o l'ora in chi potrà discutere ancora una volta di tutto ciò che lo ha costretto alla solitudine o coloro che lo hanno ridotto in quella condizione.>>
Per me è un 9.5/10!


Nessun commento:

Posta un commento

Recensione "La verità è che non ti odio abbastanza" di Felicia Kingsley

AUTORE: Felicia Kingsley TITOLO : La verità è che non ti odio abbastanza EDITORE:  Newton Compton PREZZO:  10.00 euro LUNG...